Analisi della frequenza cardiaca
Un fattore fondamentale della preparazione atletica in vari sport è capire a quale intensità (sia espressa in termini di velocità, potenza, o altro) bisogna operare. Spesso l’intensità viene determinata con calcoli che si basano sui tempi ottenuti tramite test o gare, o miglior prove stabilite, cercando di migliorare di volta in volta la prestazione ottenuta in precedenza. Ogni allenamento dovrebbe essere svolto ad una intensità che permette di sviluppare al meglio le componenti che ci stiamo prefissando e per poter determinare il reale carico interno o sforzo abbiamo un importante mezzo oggettivo che è il cardiofrequenzimetro, strumento che ci permette di monitorare la frequenza cardiaca e di capire se l’intensità del lavoro che stiamo svolgendo è corretta per il tipo di allenamento che abbiamo impostato.
Se l’utilizzo della frequenza cardiaca fine a se stessa senza aver prima effettuato un test di valutazione è utile come supporto, come “plus”, durante lo svolgimento di alcune attività, risulta limitante per altre. Questo è il motivo per cui attraverso vari test possiamo determinare le diverse fasi di frequenza, mettendo a confronto le sue modificazioni a varie intensità e correlando i dati estrapolati con altri valori come la soglia aerobica, anaerobica e la velocità di soglia.
L’utilizzo della frequenza cardiaca è un ottimo strumento per allenarsi, ma ancor più fondamentale lo è determinare con precisione le frequenze cardiache allenanti attraverso test idonei, alla fine dei quali sia l’amatore che il professionista avrà a disposizione una traccia-guida chiara da seguire durante delle sessioni di allenamento.
A seconda della distanza dell’evento più importante (se ce n’è uno) e dei tempi necessari perché avvengano le modificazioni fisiologiche ricercate, verranno effettuati nuovi test ed aggiornati i programmi di allenamento.